ROTTAMAZIONE RUOLI CONTRIBUENTI IN DIFFICOLTÀ

La legge di Bilancio 2019 (Legge n. 145 del 30/12/2018) ai commi 184 – 199 dell’unico articolo introduce una nuova rottamazione dei ruoli che rientra all’interno della “pace fiscale” 2019 e che prevede la possibilità per i contribuenti in difficoltà economica, di poter regolarizzare le cartelle non pagate, emesse dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2017.

Il cosiddetto “saldo e stralcio” delle cartelle esattoriali (rottamazione dei ruoli) consente ai contribuenti persone fisiche (esclusi quindi soggetti societari e persone giuridiche) in evidenti difficoltà economiche di poter sanare la propria posizione col fisco italiano, pagando solo una piccola percentuale del debito, sono infatti previste 3 aliquote saldo e stralcio: 16%, 20% e 35% in funzione di 3 scaglioni di reddito ISEE: inferiore a 8.500 euro, fino a 12.500 euro e massimo 20.000 euro e condonando sanzioni e interessi.

L’oggetto della rottamazione dei ruoli è rappresentato dalle imposte già dichiarate dal contribuente ma non versate che vengono normalmente riscosse in esito ai controlli automatizzati (articolo 36-bis DPR 600/73 per le imposte dirette e articolo 54-bis DPR 633/72 per l’IVA). Trattandosi di debiti già iscritti a ruolo, ancora una volta vengono esclusi i contribuenti che hanno ricevuto o stanno pagando il solo avviso bonario. Sono compresi nel perimetro dei debiti gli omessi versamenti dei contributi dovuti dagli iscritti alle casse previdenziali professionali o alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi dell’INPS (sia con riferimento alle gestioni commercianti e artigiani che con riferimento alla gestione separata). Pertanto l’istituto giuridico agevolativo ritiene grave e comprovata la situazione di difficoltà economica allorché l’ISEE non sia superiore a 20.000 euro. Gli unici soggetti esclusi sono quelli in stato di sovraindebitamento che hanno presentato la domanda per la liquidazione di tutti i beni propri (art. 14-ter Legge n. 3/2012), i quali indipendentemente dall’ISEE, possono estinguere i debiti iscritti a ruolo versando il 10% delle somme iscritte alla riscossione a titolo di capitale e interessi, oltre aggi, spese per procedure esecutive e di notifica.

Il nuovo modello messo a punto da Agenzia Entrate-Riscossione e denominato “SA-ST” (acronimi di saldo e stralcio) va presentato entro il prossimo 30 aprile 2019 ed è disponibile oltre che sul sito (il cui link è riportato qui sotto) dell’Agenzia Entrate-Riscossione anche presso gli sportelli dell’agente pubblico della riscossione. Nel prospetto si dovranno indicare le cartelle o gli avvisi  che si vogliono condonare ma soprattutto si dovrà attestare la grave e comprovata situazione di difficoltà economica, riportando i riferimenti della Dichiarazione sostitutiva unica (DSU) presentata ai fini ISEE  e segnalando il valore ISEE del proprio nucleo familiare. In caso di procedura di liquidazione ex art. 14-ter L. n. 3/2012 si dovrà allegare anche la copia conforme del decreto di liquidazione.

Nel compilare la domanda di adesione alla rottamazione dei ruoli (saldo e stralcio) il contribuente dovrà specificare in quella sede se vorrà saldare il suo debito in un’unica soluzione entro il 30 novembre 2019 oppure in 5 rate di importo variabile (35% del totale entro il 30 novembre 2019, il 20% entro il 31 marzo 2020, il 15% entro il 31 luglio 2020, il 15% entro il 31 marzo 2021 e il restante 15% entro il 31 luglio 2021) con un interesse annuo del 2% a decorrere dal 1 dicembre 2019.

Il modello SA-ST deve essere presentato tramite Pec insieme alla copia del documento d’identità e alla documentazione allegata, all’indirizzo Pec della direzione regionale dell’Agenzia Entrate-Riscossione di riferimento (l’elenco delle Pec è pubblicato in calce al modello SA-ST). Per i contribuenti “meno tecnologici” c’è sempre la possibilità della consegna a mano delle istanze di adesione direttamente agli sportelli dell’Agenzia Entrate-Riscossione. Ricordiamo inoltre che in assenza dei requisiti la presentazione della domanda di adesione al “saldo e stralcio”, sarà considerata in automatico come richiesta di accesso alla rottamazione-ter dei ruoli prevista nel decreto fiscale collegato alla manovra (D.L. 119/2018). Entro il 31 ottobre 2019 l’Agenzia delle Entrate-Riscossione comunicherà al contribuente l’ammontare delle somme dovute e le scadenze delle singole rate per il “saldo e stralcio” oppure, in mancanza dei requisiti ovvero in caso di debiti comunque definibili in base all’art. 3 del D.L. 119/2018, gli importi dovuti calcolati secondo la rottamazione-ter, con le relative scadenze di pagamento.

 

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